Tiger Woods. Il re del golf in declino.
credit: keithallison
All’Italia e agli italiani l’intera faccenda “Tiger Woods” probabilmente sarà risultata a dir poco incomprensibile. Un uomo (un famoso sportivo campione di golf nello specifico) che tradisce la moglie e che “solo” per questo finisce inesorabilmente e totalmente in rovina: lasciato dalla consorte stessa, ripudiato e condannato dall’intera opinione pubblica, infine punito e abbandonato da tutti quegli sponsor che fino a quel momento ne avevano fatto una celebrità nonché un uomo decisamente molto ricco. Certo in Italia, dove l’adulterio – quello sì – è uno sport praticato da molti, nonché un vanto, nonché un indice di scaltrezza, persino quando commesso non solo da comuni mortali o da uomini famosi in genere ma addirittura anche da politici o dalle più importanti cariche dello Stato, una “punizione” esemplare e unanime di questo tipo è appunto quasi certamente considerata, come dicevamo, assurda e insensata. Ma questi siamo noi. Gli americani – quei moralisti e bacchettoni – la pensano diversamente e pretendono, da chiunque abbia una vita esposta al pubblico, un comportamento leale, limpido ed irreprensibile. Se lo aspettano dai loro Presidenti, dai loro politici e persino – pensate un po’ – dai loro campioni sportivi. “Io ti amavo, mi piacevi, ti seguivo in tv e sui giornali e tu mi tradisci così?” – sembra gridare ogni americano deluso di fronte a chi – in questo caso il malcapitato Tiger – osi disattendere le loro aspettative e infrangere i loro sogni. Così ecco arrivare inevitabilmente la punizione. E che punizione.
Eldrick Tont Woods (conosciuto ai più con il soprannome di Tiger), classe 1975, celebre campione di golf statunitense, il 27 novembre scorso rimane ferito in un incidente automobilistico in Florida. La faccenda, però, presenta fin da subito dei lati ambigui e oscuri. Ben presto si scopre la verità: il famoso campione è stato in realtà malmenato con delle mazze da golf dalla moglie (Elin Nordegren, biondissima e bellissima ex modella) furiosa per aver scoperto i numerosi e decisamente piccanti tradimenti del maritino. Dopo averlo riempito di botte dunque, lei se ne va e scoppia il gigantesco scandalo. Decine e decine di amanti della “tigre” (che presumibilmente, oltre che sui campi da golf, lo era anche a letto) si fanno avanti con testimonianze osé di ogni tipo in cerca del loro momento di celebrità. Nel frattempo l’opinione pubblica americana è scandalizzata e irrimediabilmente offesa: di colpo, senza pensarci due volte, ripudia il suo tanto amato campione (Tiger era di fatto, fino a quel momento, praticamente una specie di eroe nazionale) perché – semplicemente – quello che ha fatto “non si fa”. A quel punto seguono a ruota gli sponsor: Pepsi annulla gli spot in cui Tiger è protagonista nonché elimina dal mercato la bevanda a lui dedicata, la “Gatorade Tiger Focus” perché, a quanto pare, la “bibita del traditore” non vendeva già più. Idem per quanto riguarda il gigante della consulenza aziendale e finanziaria Accenture (e lo si può capire bene visto che uno dei loro slogan con Woods testimonial recitava testualmente “Tiger è famoso non solo per i suoi successi sportivi ma anche per il suo impegno etico e la voglia di migliorarsi sempre di più”) e ancora per la nota marca di rasoi Gilette.
Il campione di golf si trova dunque a questo punto alle strette: in primis ammette tutti i suoi peccati (altro comportamento assolutamente sconosciuto nel nostro Paese in cui vige la regola del “negare, negare, sempre negare”), poi – ebbene sì – si scusa con l’America intera “per aver tradito i valori della famiglia” infine, in seguito all’ultimatum lanciatogli dalla moglie, prende la sua triste e drastica decisione finale: abbandonare a tempo indeterminato i campi da golf per dedicarsi unicamente alla bella Elin e ai loro figli.
Siamo in America ragazzi: quando si dice, sono mazzate.