Il miracolo dei rosari digitali.
credit: chingchong
Questo articolo parlerà di religione. Forse. Perché di fronte a certe cose – è bene confessarlo – si rimane onestamente un po’ perplessi. Avete presente il “Santo Rosario?”. Quella “collanina”, in origine di legno, con tutti i pallini e la croce? Quello strumento, insomma, che serve alla meditazione e alla preghiera? Chi di noi non lo ha visto almeno una volta tra le mani delle nostre devote nonne? Ebbene: oggi il rosario, proprio quell’oggetto lì che in origine era di legno con tutti i pallini e la croce e che serve alla meditazione e alla preghiera, è in vendita in svariati formati – udite udite – elettronico digitali. Se state pensando che sia un scherzo (e non ne avreste tutti i torti) avrete incredibilmente modo di ricredervi.
Il rosario elettronico – va detto subito – parla. In poche parole, appunto, fa tutto lui (alla faccia del santo sacrificio che dovrebbe richiedere la preghiera). Lo si accende e – miracolo – l’oggettino tecnologico “innovativo, comodo e portatile” (come decanta la pubblicità) recita tutto il rosario attraverso una voce solista e persino un coro di persone che risponde. Attenzione però: il rosario digitale permette anche, per la felicità dei meno pigri, di rispondere alle Ave Marie come di consueto. Ma non è tutto. Il rosario digitale, una volta acquistato, si materializza munito di vivavoce e cuffie, Memory Card intercambiabile per la recita dei “Misteri del Rosario Mariano” in più lingue (!!!), regolatore del volume e astuccio in stoffa per riporlo. Su richiesta poi, e a seconda delle marche, è possibile anche scegliere i colori e le immagini di design estetico, elementi importantissimi – come tutti sanno – quando si tratta di mettersi a pregare. Sì insomma, come lo volete il vostro rosario elettronico? Vi piace di più blu? Rosso? Con l’immagine del Sacro Cuore di Gesù o piuttosto con quella del Sacro Cuore di Maria? Sono problemi…
C’è poi chi riesce a rendere l’importantissima scelta ancora più ardua e complicata producendo rosari digitali di ben 3 categorie: quello per così dire standard (vedi sopra, più o meno, per quanto riguarda le caratteristiche); quello “lux”, con musiche in apertura e chiusura e Gloria al Padre cantato e infine persino un’edizione speciale dedicata all’ottantacinquesimo Anniversario dell’Arma Aeronautica Militare. All’interno di quest’ultimo ci si trova, tra le altre cose, anche la Preghiera dell’Aviatore e – se lo si acquista via web – ci si guadagna in omaggio pure il cappellino delle frecce tricolori. Non siete ancora soddisfatti? Sappiate allora che esistono le “cornici oranti” – che non è una parolaccia – ma vuol dire che anche loro, premendo un tasto, tramite un altoparlante, recitano a voce alta (e soprattutto – cosa più importante – al posto vostro) il Santo Rosario e i Misteri Gloriosi.
Insomma d’ora in poi (con buona pace delle nostre nonne che tornavano stremate e senza voce dopo la fatica e la penitenza del rosario) sarà possibile “pregare” pure in metropolitana, con le cuffiette infilate dentro alle orecchie e il proprio rosario digitale che sbrilluccica meglio di un Ipod. Cosa c’entri tutto questo con la religione, il sacrificio e la preghiera rimane quantomeno dubbio. O forse a spiegarcelo è una frase tratta da un piccolo trafiletto apparso sul Times Online: “In the future, all religious duty shall be performed by machines, leaving humanity’s time free for more sinning” – ovvero – “Nel futuro, tutti i doveri religiosi saranno svolti dalle macchine, di modo da lasciare all’umanità più tempo libero per peccare”. Ora sì che abbiamo capito. E amen.