Paul Newman’s Own.
“Il mio gatto oggi ha mangiato Paul Newman”. Detta da un americano questa frase – per quanto assurda a noi possa sembrare – ha invece molto senso. Già perché se da noi Paul Newman (il celebre attore, regista e produttore cinematografico statunitense morto di cancro ai polmoni il 26 settembre del 2008) è sinonimo di grande interprete, di mito hollywoodiano, di star, divo, uomo- bellissimo-con-gli-occhi-azzurri-più- incredibili-del-mondo, eccetera eccetera, negli USA Newman è anche sinonimo di pomodori, biscotti, olio, vino, salse, succhi di frutta, caffè, cioccolata e persino – ebbene sì – cibo per cani e gatti.
Ma cominciamo dall’inizio. Siamo negli anni ‘80 e Paul Newman è già da tempo un attore super affermato e famosissimo. Questo però non gli basta. Oltre al mondo del cinema, infatti, Newman ha da sempre molte altre passioni come la corsa con le macchine e l’amore per il buon cibo. E’ così che, insieme all’amico e scrittore Aaron Edward Hothner, decide di fondare – nel 1982 – la “Newman’s Own”, un’azienda che produce e distribuisce prodotti alimentari. Newman è talmente entusiasta del progetto che sceglie fin da subito di metterci letteralmente la faccia: il suo volto infatti, campeggia – segno inconfondibile – in tutte le etichette dei prodotti “Newman’s Own”. L’azienda di Newman riscuote, come era facilmente prevedibile, immediato successo: tutti vogliono assaggiare un pezzo di cinema e provare i fantastici prodotti del grande Paul! (i bambini americani impazziscono per i “Newman-O’s”, biscotti simili ai celebri “Oreo”).
Ed è così che entra in gioco anche la passione più nobile del celebre attore, ovvero quella per la beneficenza. Newman, se così si può dire, “approfitta” del successo della sua azienda e decide che tutti i guadagni che ne derivano (più di 250 milioni di dollari nel 2008), dopo le tasse, devono essere devoluti in offerta per progetti dedicati all’educazione dei bambini e all’ambiente. Il principale beneficiario della generosità di Newman e della “Newman’s Own” diventa dunque “Hole in the Wall Gang Camp”, un campo estivo che ospita tutti gli anni migliaia di bambini da tutto il mondo con problemi di salute (il nome del campo deriva da un luogo del celebre film del 1969 “Butch Cassidy”). Allo stesso tempo Newman pubblica il libro di cucina ufficiale della società, il “Newman’s Own Cookbook” – edito da Simon & Schuster – e soprattutto, insieme alla figlia Nell, aggiunge alla sua azienda una importantissima divisione “organics”, ovvero che tratta esclusivamente prodotti biologici.
Ora che Paul Newman non c’è più il suo mito continua a vivere negli indimenticabili successi cinematografici che lo hanno visto protagonista e nei prodotti genuini e appetitosi della “Newman’s Own” e “Newman’s Own Organics”. Nel suo testamento l’attore ha lasciato alla sua fondazione benefica “Newman’s Own Foundation” i tre premi Oscar da lui vinti e soprattutto il compito di continuare a distribuire i proventi dell’azienda in beneficenza.
Grande Paul: buono come il pane. E con il pane.