The

A look outside the water
by Luisa Scarlata

Bamboccioni: tutti gli stimoli di Brunetta.

Bamboccioni: tutti gli stimoli di Brunetta.

Il ministro Renato Brunetta ne sa una più del diavolo. Dopo aver bacchettato, strigliato e provato a “raddrizzare” con una serie di provvedimenti super severi i dipendenti della Pubblica Amministrazione (tanto da essersi meritato il soprannome di “ministro anti fannulloni”) , ora vorrebbe usare lo stesso pugno di ferro anche con i cosiddetti “bamboccioni”. E’ così che recentemente ha tuonato durante un’ospitata alla trasmissione “Domenica In” (e dopo aver bizzarramente ammesso di essere stato lui stesso una specie di viziato cocco di mamma): “I bamboccioni? Ci vuole una legge che obblighi i figli a uscire di casa a 18 anni” scatenando – con questa provocatoria dichiarazione – un putiferio nonché un vero e proprio coro di proteste.

“Il Ministro Brunetta questa volta l’ha fatta fuori dal vaso” – ha subito commentato il Ministro per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli. Stessa reazione da parte di Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera, che ha dichiarato: “la proposta di Brunetta è senza senso e conferma solo che il Ministro vende fumo e non fatti concreti”. Anche Domenico Proietti, segretario confederale della Uil con delega alla previdenza, ha reagito negativamente alla proposta di Brunetta, dichiarando che “l’idea del Ministro – che prevede anche di dare 500 euro a ciascun giovane, sottratti alle pensioni di anzianità – sembra una proposta che toglie ai poveri per dare ai poveri”.

Ma il suggerimento “anti bamboccioni” di Brunetta non è stato ferocemente criticato solo dalla politica: a rispondere per le rime al saccente Ministro ci ha infatti pensato addirittura Vasco Rossi. “Quei ragazzi stanno a casa con i genitori perché devono, non perché vogliono. Bamboccioni…un’offesa gratuita ma tipica di un certo modo di trattare le cose. Invece di risolvere i problemi del lavoro e della scuola, si sta qui a parlare di bamboccioni. Bene, mio figlio è un bamboccione. E io sono stato un bamboccione fino a 22 anni. E lo sono ancora in fondo” – ha affermato il celebre cantautore italiano durante un’intervista. Altro che vita spericolata, insomma.

E in effetti la vita dei bamboccioni tutto è (o quantomeno sembra) tranne che temeraria. Che sia per scelta o per esigenza, la condizione di “ospiti” a oltranza dei genitori risulta infatti spesso e volentieri abbastanza comoda. Se una volta infatti si “scappava” letteralmente dalla casa di origine o addirittura ci si sposava per poter essere più liberi, oggi non se ne sente davvero più il bisogno. Genitori tutt’altro che severi ma al contrario onnicomprensivi e compiacenti fanno sì che la vita da bamboccioni si possa svolgere in totale tranquillità: dalla casa dei genitori si entra e si esce quando si vuole, si continua a beneficiare di tutti gli “aiuti” materni e paterni e, chiusi tra le quattro mura della propria stanza, si riesce senza difficoltà a fare assolutamente tutto ciò che si vuole pienamente indisturbati. Sì insomma – non ce ne voglia Vasco – ma a queste condizioni, problemi o non problemi (che innegabilmente ci sono) che fretta c’è di abbandonare il “nido”?

In ogni caso il Ministro Brunetta, forse pentito o magari intimorito dalle dure reazioni ricevute, si è tirato un po’ indietro e con queste parole rilasciate ai microfoni di “Radio anch’io” ha dato un altro senso alla sua forse inopportuna “uscita”: “la legge anti bamboccioni era solo una provocazione e mi sono divertito tantissimo a vedere tutte le reazioni”. Insomma il Ministro ha fatto una sorta di birichinata a tutti. In perfetto stile “bamboccio”.

Last updated

March 1st, 2010