Grande Fratello 10. Protagonisti ed emozioni.
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Innanzitutto una necessaria premessa. Il “Grande Fratello” quest’anno non è un “Grande Fratello” qualsiasi ma un’edizione speciale e super festeggiata. Si tratta infatti del decimo anniversario del cosiddetto “reality dei reality”: una specie di “Grandissimo Fratello 10” quindi, che durerà ben 5 mesi – invece dei canonici 100 giorni – e che andrà in onda a Natale e Capodanno compresi.
Ma chi sono dunque i protagonisti, i grandissimi fratelli di questa edizione big size? Ancora una volta la mission sembra essere quella di rispecchiare la nostra società (e le sue aspirazioni e i suoi modelli di riferimento) scegliendo personaggi – ops, persone – in cui l’italiano medio possa rivedersi ed in tal modo identificarsi. Ecco dunque spiccare tra i concorrenti la brasiliana che fa il verso a Belen Rodriguez, l’imprenditrice (all’apparenza) volitiva e intraprendente, il salumiere strafottente e verace, il palestrato vecchio stile e la miss innamorata, il dandy de noantri, l’alternativo con il look alla “Austin Powers” e quello che si professa casto e religiosissimo (ebbene sì, lo si vede sul serio isolarsi spesso in preghiera); e ancora gli immancabili casi umani (che garantiscono audience come insegnano le precedenti edizioni), la mora “aggressive” rifatta e tatuata, il gay dichiaratissimo e – udite udite, con un tempismo perfetto date le “marrazziane vicende” – il transessuale che da donna si sta trasformando passo passo in uomo. Il tutto per raggiungere l’obiettivo del “Grandissimo Fratello 10” che è – anche quello – sempre lo stesso: far nascere alchimie, attriti, amori (autentici o interessati poco importa), amicizie e inimicizie in grado di irretire i telespettatori e assicurarsi la loro “fedeltà” fino alla fine del programma. Operazione che, a guardare i dati d’ascolto, sembrerebbe perfettamente riuscita anche questa volta: 5 milioni 381 mila telespettatori (ovvero il 24, 25 per cento di share) per la terza puntata del reality condotto da Alessia Marcuzzi.
Mica male considerando che il programma non è di certo una novità e che, tutto sommato, finisce di volta in
volta con il replicare se stesso. Sembra dunque evidente che il “voyerismo ” è un vizio che non accenna a scemare: spiare dal buco della serratura è insomma un piacere perverso e irresistibile a cui proprio non si riesce a rinunciare. E poco importa se ormai i grandissimi fratelli sono tutto fuorché sprovveduti, conoscono a memoria i meccanismi del gioco e perciò agiscono in maniera sempre più calcolata e meno spontanea. I telespettatori si ostinano a voler credere ad una ingenuità che, se mai è esistita (forse solo nel primo “Grande Fratello”, quello di Cristina e Taricone per intenderci), un’edizione dopo l’altra è andata a farsi benedire (e che Alberto, il religioso di casa, ci perdoni l’espressione). Nonostante le ostentate celebrazioni, dunque, il “Grandissimo Fratello 10” non brilla particolarmente nel campo delle novità. Ci lascia tuttavia a riflettere su un curioso particolare: Maicol, l’esuberante omosessuale di casa, ha conquistato in poche settimane la simpatia dei telespettatori che lo hanno eletto già per ben due volte il “preferito” del programma. Mentre insomma fuori dalla casa, nel mondo reale, scoppiano di nuovo gravi e preoccupanti casi di omofobia, la tv premia un ragazzo che sbandiera senza timore o vergogna la propria omosessualità. Probabilmente tra uomini che esagerano nei modi e nei muscoli per apparire più uomini e donne che si rifanno dalla testa ai piedi per voler sembrare sempre più donne, l’unico a non venir fuori come una caricatura di se stesso (e perciò ad essere amato) è proprio l’iper spontaneo Maicol.
Per una volta vorremmo tutti che il “Grande Fratello” rispecchiasse di più la realtà.