The

A look outside the water
by Luisa Scarlata

Voi come fate a scegliere?

Voi come fate a scegliere?

credit: stuartpilbrow

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A volte la libertà, il libero arbitrio, la possibilità di scegliere, possono essere un trappola, trasformarsi in una prigione nelle mani di chi non sa ben utilizzare o gestire queste fortune.

Vi è mai capitato di essere davanti ad un mucchio di opportunità e piuttosto che sentirvi felici, di essere oppressi, frustrati o addirittura – che paradosso – totalmente bloccati per l’incapacità di scegliere? E ancora, vi è mai successo di decidere di perseguire una via e, anziché essere soddisfatti, di viverla perennemente male, ossessionati dal pensiero che un’altra strada poteva essere migliore o che comunque state facendo una cosa ma per il solo fatto di aver scelto quella automaticamente non farete mai tutte le altre che avreste comunque voluto fare? Avete mai pensato che a volte avere troppe possibilità è un minus anziché un plus? Che magari è proprio vero che, per esempio,  chi è più povero o semplicemente più mediocre, è davvero più felice poiché paradossalmente più libero dalle infinite possibilità di fare, di avere, di raggiungere e quindi forse anche di pensare?

Lo spiegava bene quel capolavoro di Giuseppe Tornatore “La leggenda del pianista sull’oceano“. Il protagonista “T.D. Lemon Novecento” non scendeva mai dalla nave, non era mai andato nel mondo, semmai era il mondo che passava da lui, crociera dopo crociera. E quando il suo amico Max osò chiedergli come mai non gli era mai venuta voglia di mettere piede sulla terraferma, lui gli aveva risposto: “Sei matto? Come fate voi che vivete nel mondo a prendere una decisione, a scegliere in un luogo così incredibilmente vasto e ricco di possibilità? Se solo si pensa a quante strade ci sono…”. E poi, la domanda più importante, più acuta, più intelligente: “Come fate a decidere quale prendere?”.

Già. Come facciamo? Come faccio? E voi, come fate voi a scegliere?

Last updated

October 10th, 2013