Quando, se una donna ti lasciava, le scrivevi una canzone.
credit: brucediane
Non è stato dimostrato, né è mai stato esplicitamente confermato dal diretto interessato, ma si dice che Bruce Springsteen scrisse “Bobby Jean” per lanciare un messaggio alla sua ex fidanzata Diane Lozito.
Era infatti accaduto che dopo qualche tempo, come capita a tutti i comuni mortali, la relazione fra Bruce e Diane si era logorata. Quindi un giorno, improvvisamente, lei fece le valigie e se ne andò dalla casa in cui abitavano insieme.
Ai tempi non esistevano i cellulari, né tantomeno facebook, perciò se una donna ti lasciava e non voleva farti sapere dove andava, non solo era liberissima di farlo ma soprattutto non aveva modo di essere rintracciata.
Negli anni ’70, quando Bruce tornò a casa e si accorse che Diane aveva deciso di andare via, non ebbe dunque altra scelta che accettare e rassegnarsi. Due parole estremamente importanti.
Non c’era proprio modo infatti, per lui, di sapere dove diavolo se ne fosse andata. Altro che telefonate ossessive, inseguimenti, torture, stalking e persino omicidi, come succede ai nostri giorni.
Allora si soffriva. Si incassava. Si andava avanti. Perché il fatto che ognuno è libero di andare dove vuole era qualcosa di semplicemente assodato.
Sono stati dunque questi mezzi a creare in noi l’idea di poter controllare e addirittura possedere le persone? L’idea che soffrire per la perdita di qualcuno possa giustificare la voglia di eliminare il motivo di questa sofferenza?
Certo anche Bruce non ci rimase bene. Al contrario ci rimase talmente male che molti anni dopo scrisse ancora una canzone per Diane. Si intitolava “Bobby Jean” e iniziava così:
“Beh, sono passato da casa tua l’altro giorno
tua madre ha detto che te ne eri andata
ha detto che non c’era nulla che avrei potuto fare
non c’era nulla che nessuno avrebbe potuto aggiungere“.
Poi Bruce continuava esplicitando il suo disarmo di fronte al non sapere dove fosse andata Diane:
“…può darsi che tu sia qua fuori
o in quella strada da qualche parte
in qualche autobus o treno viaggiando lontano…“.
Infine Bruce chiudeva la sua canzone nel modo più bello, che dovrebbe insegnare molto agli uomini così deboli di oggi: non ci sono vendette, non ci sono maledizioni piuttosto un augurio che solo chi sa amare davvero è capace di fare:
“…in qualche stanza di un motel
dove ci potrà essere una radio che suona
e tu mi ascolterai cantare questa canzone
beh, se è così sappi che sto pensando a te
e a tutte le miglia tra noi
e ti sto giusto chiamando un’ultima volta
non per farti cambiare idea
ma solo per dirti che mi manchi amica:
buona fortuna, addio
Bobby Jean”.